martedì 21 febbraio 2006

Il compagno Molotov

Premetto che mi ero ripromesso, in questo blog, di parlare solo di fumetti, scrittura e tutto ciò che ci gira intorno, evitando soprattutto la politica.
Ma l'altro giorno, leggendo su vari siti web le dichiarazione dell'esponenente di Rifondazione Comunista Marco Ferrando, che tante polemiche hanno sollevato, non ho potuto fare a meno di crearmi un parallelo mentale con un personaggio dei fumetti che amo molto...
Penso che un po' tutti conoscano BOBO, il personaggio di Sergio Staino le cui storie sono infarcite di riferimenti autobiografici. Fino ai primi anni '90 e alla fine della prima repubblica era una forte presenza delle storie di Bobo la figura di Molotov, amico inseparabile del protagonista e compagno di fede politica, in maniera decisamente più integralista ed incrollabile dello stesso Bobo.
Il compagno Molotov è un personaggio macchiettistico, nostalgico, irriverente, ma allo stesso tempo è la coscienza storica e politica di Bobo sinistrorso, la vocina che gli ricorda sempre a quali ideali si ispiravano in gioventù, che gli ricorda quello che è giusto, che gli dice che una volta non ci si sarebbe comportati in questa maniera, anche a costo di sembrare antipatico e offensivo.
Col passare degli anni, e l'ammorbidirsi delle sinistre partitiche, Molotov è diventato un personaggio più marginale nelle storie di Bobo, che riscopre invece sempre più le meraviglie della famiglia, e delega spesso ai figli le lotte per cui si sente troppo vecchio. Ma ogni tanto risalta fuori, e ricorda a Bobo (e a noi) che le idee non muoiono mai!
Ecco, leggendo per bene TUTTE le dichiarazioni di Ferrando, senza i commenti esterni, senza le contestazioni, senza le indignazioni di facciata, mi sono convinto di una cosa: lui potrebbe davvero essere il compagno Molotov delle nuove sinistre italiane!