sabato 24 dicembre 2005

Letterina a Babbo Natale

Visto il periodo, e visti alcuni recenti accadimenti che hanno riguardato la mia vita professionale, espongo qui quello che vorrei chiedere al vecchio bastardo incularenne quest'anno!
Vorrei un editore che non ragionasse come un pescivendolo arricchito, un editore che sa valutare i progetti sottopostigli con calma e prendersi il tempo di pensare alla loro possibile collocazione.
Vorrei un editore capace di pianificare, che sapesse dire "no" a quello che non gli piace e "sì" a quello che gli piace, scegliendo per bene le sue priorità e valutando le priorità anche dei lettori, invece di pubblicare semplicemente quello che gli viene proposto prima. Vorrei un editore capace di fermarsi, di dire "adesso non posso pubblicare altro", di farsi i conti in tasca prima di far buttare sangue per mesi a degli autori che credono in un progetto. Vorrei un editore che fa delle richieste a se stesso prima di farle ai suoi autori.
Vorrei un editore che quando dice "voi lavorate con me, non per me" fosse anche capacae poi di dimostrarlo.
Vorrei un editore che sa gratificare il mio lavoro nel tempo, anche se questo vuol dire essere pagati meno nell'immediato.
Vorrei un editore che non si spaccia per mecenate dei giovani autori, quando poi non gli riconosce pubblicamente neanche la paternità delle loro creazioni.
Non vorrei trovare un editore così in Francia o in America, perchè non posso permettermi un corso che mi faccia parlare e scrivere in francese o in inglese come in italiano, e non posso permettermi neanche un traduttore professionista.
Vorrei un editore italiano, perchè in passato c'erano e sapevano lavorare, e non bastano due scaramucce per farli sparire così...
Forse voglio troppo, ma se volessi troppo poco resterei dove sono ora!
Buone feste a tutti!

domenica 11 dicembre 2005

Una prece ci sta...

Con questa frase cara ai compagni di Alan Ford nel famigerato Gruppo TNT, porgo l'ultimo saluto a Robert Sheckley, scrittore di fantascienza eccezionale deceduto il 9 dicembre 2005. Con i suoi racconti ironici è stato ispiratore di una moltitudine di scrittori, tra cui Douglas Adams. Diversi film sono stati ispirati dai suoi racconti, tra cui "la decima vittima" di Elio Petri. Cercate qualcosa di suo in libreria, specie le raccolte di racconti: vi mostreranno un modello di narrazione che oggi è davvero troppo raro.

sabato 5 novembre 2005

Back to home

E si è tornati tutti a casa, nonostante l'impegno di Trenitalia nel renderci difficoltoso qualsiasi spostamento!
Ogni volta che torno a Lucca resto ammirato dalla bellezza della città: un centro storico da visitare con tanta attenzione e una vitalità inaspettata per un paese così piccolo!
Anche la fiera è sempre un piacere, anche se distruttiva a livello psicofisico per via dei continui spostamenti tra gli stand, la folla a seguire gli incontri e le proiezioni più interessanti, le discussioni di lavoro con gli editori, gli appassionati di gioco di ruolo dal vivo che ti fanno roteare gli spadoni di carta pesta a 5 cm. dal viso e via dicendo.
Poi, se come è successo quest'anno, la fiera si vive in compagnia di tanti amici e compagni di viaggio il piacere si moltiplica!
Dal punto di vista lavorativo qualcosa si è mosso, anche se in extremis: il mio progetto sul cyberpunk va avanti (e lo scouting di coloristi e altri disegnatori prenderà buona parte del mio tempo nelle prossime settimane!), qualche storia breve sembra verrà pubblicata nei prossimi mesi, e il mio vecchio pallino di un saggio sul fumetto cyberpunk apparso in italia è stato opportunamente incoraggiato.
Il cibo lucchese è sempre squisito, come il vino, e qui faccio un pubblico ringraziamento alla trattoria pizzaria "Il Viale" (messaggio promozionale).
Si aggiunga infine che ho rivisto dei vecchi amici che, senza esagerare, non incontravo ormai da qualche anno, e questo mi ha fatto veramente molto piacere.
Un bilancio positivo quindi, nonostante le ore di sonno perse (e non solo per le passeggiate notturne, visto che il simpatico bolognese Nicola si è rivelato un rumorista notturno temibile :-)).
E ora si torna al lavoro, lavoro che si moltiplica e si accavalla con lo studio per un esame che eviterei ma che devo fare, e con lo stress che la sola permanenza in un posto talmente retrogrado come quello in cui abito al momento riesce a generare copiosamente...
Forse dovrei dare un'occhiata ai costi degli affitti a Lucca...

giovedì 27 ottobre 2005

Lucca mon amour!

E anche quest'anno si parte per l'amena cittadina toscana, con tante speranze e tanti progetti da presentare a tanti editori. Quest'anno devo dire che sono più ottimista, vista la qualità del materiale che mi porto appresso, ma non faccio previsioni per scaramanzia. Intanto so che si prefigurano cene e bevute con tanti amici e una full immersion di 4 giorni nel mio ambiente naturale. Speriamo che anche il viaggio sia gradevole, visto che trenitalia si diverte a sopprimere giusto i treni che mi servono, ma almeno questo treno trasporterà animali più nocivi delle zecche: dei fumettisti!

martedì 18 ottobre 2005

Lucca: ovvero lo stress da superlavoro

Nelle ultime settimane, oltre a quantità impressionanti di studio e lavoro, anche tutta una serie di preparativi per il materiale che dovrò presentare alla prossima mostramercato di Lucca ha contribuito a diminuire le mie ore di sonno già esigue. Tra soggetti, dossier, telefonate e mailate a disegnatori, collaboratori ed editori, il mio rincoglionimento naturale ha toccato nuove vette. E i miei due blog sono stati un po' trascurati, specie questo. In compenso, con la scusa di documentarmi per i progetti attualmente in lavorazione, ho rimesso mani su uno dei libri più rivoluzionari che la fantascienza abbia mai visto: "Neuromante" di William Gibson.
Addentrarmi tra intrighi di fantapolitica, cyberspazio, intelligenze artificiali, organismi cibernetici, sortilegi informatici, è stata una esperienza che mi mancava, preso com'ero da altri generi letterari da qualche tempo (e soprattutto considerando il disinteresse sviluppatosi negli ultimi anni per la cultura cyberpunk originale, totalmente violentata dal film "MATRIX").
Molti dei romanzi cyberpunk oggi appaiono inverosimili, viste le scoperte scientifiche ed informatiche dell'ultimo decennio, eppure mantengono un fascino ed un potere di sospensione dell'incredulità sempre grande. E mi pare assurdo come in Italia, tutto sommato, di questo genere si sia visto poco e niente nel mondo dei fumetti, dopo il Cyborg di Brolli & C. e poche testate americane e giapponesi tradotte nel nostro paese.
Spero di poter essere io, nei prossimi mesi, a ricapultare i lettori italiani nel cyberspazio, anche se sembra un po' presuntuoso.
E adesso scusate, ma vado a riposare mezz'ora prima di ricominciare a studiare!

giovedì 6 ottobre 2005

E' natu 'nu criaturu...

L'attore Nicolas Cage, prossimo interprete della versione cinematografica di GHOST RIDER, ha un paio di giorni fa avuto un figlio.
"E al popolo?" direte voi...
Be' sappiate che l'attore in questione è un grande appassionato di fumetti (il suo vero cognome è Coppola, essendo peraltro parente del noto regista, ma ha scelto il cognome d'arte Cage ispirandosi a Luke Cage, il superore Powerman della Marvel), tant'è vero che più volte ha tentato, prima di girare il film sul motociclista infernale, di avere ruoli nei vari film tratti dai fumetti americani (sappiate che abbiamo rischiato di vederlo con addosso la tutina di Superman nella versione dark che voleva darne Tim Burton in un progetto poi abortito). E in onore del suo eroe a fumetti preferito ha deciso di chiamare il figlio... Kal-El (che per quei due o tre che non lo sapessero è il vero nome kryptoniano di Superman)!
Tutta la mia solidarietà va al bambino che resterà per sempre segnato da questa scelta...

P.S.: mi segnalano dalla regia che lo stesso nome lo scelse qualche anno fa per il figlio anche Jon Bogdanove, ex-disegnatore dell'Uomo d'acciaio! A questo punto, un mio ipotetico figlio lo chiamerò Lobo!

sabato 1 ottobre 2005

Il ratto, questo strano animale...


Alcuni giorni fa, mentre me ne zompettavo allegro (insomma...) per le vie della mia amena cittadina (oddio, amena...), una voce alle mie spalle è riuscita a procurarmi un brivido di terrore degno del peggior sesto senso e mezzo.
"Ciao, Alfredo!".
Questa è la frase che mi ha suscitato tanto scombussolamento! Come mai, direte voi, poveri ignari...
Ebbene, si da il caso che tale frase rappresenti una delle battute più sadiche di "la minaccia verde" mirabile episodio del Rat-Man di Leo Ortolani. Per quei 3 o 4 che ancora non lo sapessero, Rat-Man è il personaggio comico più riuscito (e più venduto) nei fumetti italiani dai tempi di Cattivik. E "Ciao Alfredo" sono le ultime parole che sente prima di essere legnato a sangue da degli anonimi assalitori che lo avevano scambiato per questo fantomatico Alfredo. Lui naturalmente ha preferito non fargli notare l'equivoco per evitare che questi gentili signori si arrabbiassero.
Da queste poche parole, capite che buona parte dell'umorismo di Rat-Man è da ricondursi a situazioni paradossali e piuttosto sadiche, ma non solo questo. Senza timore di smentita posso dire che Rat-Man è uno dei fumetti italiani meglio scritti in assoluto. L'equilibrio perfetto di trama seria e demenzialità lo rende un prodotto praticamente unico nel panorama editoriale nostrano.
Il mio primo approccio con Rat-Man fu praticamente casuale ed involontario: una decina di anni fa (oddio, mi sento vecchio!) ero in una manifestazione romana sui fumetti denominata Expocartoon, manifestazione un tempo gloriosa e poi miseramente decaduta. Mentre giravo tra gli stand dei piccoli editori capitai davanti a quello della neonata BD edizioni, dove una serie di albetti in bianco e nero dall'aspetto poco convincente erano esposti e dove uno strano tizio, magrolino, basso e con gli occhiali faceva dei disegni di una speci di topo con la mantellina. Prima che il mio interesse potese decadere, l'occhialuto disegnatore mi mise nelle mani un albetto delle Origini di Rat-Man e mi disse:"Questo è molto divertente, dagli un'occhiata!". Vedendo un'ombra di disperazione mista a passione negli occhi dell' stralunato disegnatore (che peraltro mi spiegò di non voler tornare a fare il geologo), lo acquistai insieme ad un altro albetto. E continuai il mio giro.
La sera, mentre procedevo alla lettura dell'acquistato, dopo una sola pagina di Rat-Man ero colto da una risata violenta e compulsiva, dovuta alla raffica di gag che sin dalle prime riche si inanellavano. Da allora non ho più perso di vista nessun prodotto dell'ex-geologo Leo Ortolani, che nel frattempo è diventato decisamente più famoso ( e meno sciatto nel vestire, da quanto ho visto negli ultimi anni).
E così, attendendo la prossima serie animata di Rat-Man, vi saluto tutti: "Ciao Alfredo!"

domenica 25 settembre 2005

Contrappesi...

Nelle ultime settimane ho dovuto fare i conti con molte situazioni che non hanno certo giovato alla mia serenità mentale: lavoro, studio, accavallarsi di impegni, situazioni personali complicate, delusioni e altro...
Eppure, proprio in questo periodo, le idee per nuove storie, nuovi progetti a fumetti, racconti e altri sfoghi narrativi hanno affollato la mia mente come non succedeva da tempo. Sono talmente tante che faccio fatica a starci dietro, a svilupparle, e considerando quante sono quelle buone è un peccato sapere che la maggiorparte di loro non vedràmai realizzazione. E' come se per ogni pezzettino di vita reale che mi viene a mancare, arrivi in compenso una nuova storia da raccontare.
E mi viene da pensare che in fondo è uno strano blianciamento...

giovedì 22 settembre 2005

Vita da reclusi...


Questa notte, alle 24, su Italia 1 verà trasmessa la prima puntata di OZ, una delle serie Tv americane più sconvolgenti degli ultimi anni. Interamente ambientata all'interno di un carcere, esamina, senza censure o artifici, le dinamiche della vita quotidiana di detenuti, impiegati, guardie di sicurezza. Violenza, sesso, razzismo e quant'altro vengono mostrati senza troppi peli sulla lingua, senza mezze misure, in un realismo brutale che riesce a non diventare mai gratuito.
Avendo già visto sulla Tv satellitare le prime due stagioni di OZ posso dire che è più che un esperimento di scrittura ben riuscito, ma uno sguardo feroce su una parte di mondo che i media tentano di non mostrare mai. Fa bene il paio con i libri di Edward Bunker questo telefilm così particolare, e, per quanto lontano dalla situazione carceraria italiana, lancia uno frecciata potente a chi vede il carcere come mezzo efficace per debellare il crimine.
Perchè ne parlo qui? Non so, forse perchè Oz è tra i riferimenti che sto usando per un mio progetto a fumetti attualmente in lavorazione, forse perchè è un buono spunto per chi voglia scrivere di realtà meno zuccherose di quelle che la fiction TV italiana ci propina ogni giorno.
Cmq, dategli un'occhiata e mi saprete dire...

domenica 18 settembre 2005

Attimo di autocelebrazione

Post breve ed autocelebrativo per segnalare un piccolo articolo su Komix.it che riguarda il vostro Cinico preferito! E prossimamente potrebbero esserci altre novità. Grazie a Claudio per la segnalazione!

domenica 11 settembre 2005

Remember, remeber, the five of november... atto II

Come avevo detto nel post precedente, ho dei grossi timori sulla qualità del film su "V for Vendetta"...
Questi timori a quanto pare sono più che fondati, visto che è già stata annunciato un rinvio dell'uscita nelle sale, rispetto all'annunciata data simbolo del 5 settembre 2005. Durante la conferenza stampa, regista e produttori (i Wachowsky brothers, quelli di Matrix), alla domanda se il rinvio fose dovuto alla attuale situazione di tensione della Gran Bretagna causata dal terrorismo e se avessero paura che il loro film potesse dar adito ad una maggior tolleranza e benevolenza dell'opinione pubblica nei confronti di alcuni movimenti sovversivi, hanno risposto sostanzialmente così:" Ehy, questo film non parla mica di politica, è solo un film di azione per ragazzi!".
Chi conosce l'opera condividerà i miei sudori freddi, dopo questa affermazione...

giovedì 8 settembre 2005

Remember, remember, the five of november...

Oggi una mia amica mi chiedeva cosa rappresentava la maschera che compare nel mio profilo.
Colgo l'occasione ed il luogo per una pubblica spiegazione.
La maschera in questione rappresenta infatti in maniera goliardica il viso di Guy Fawkes, dinamitardo e cospiratore contro la corona inglese nel XVII secolo, autore di un attentato fallito contro il dispotico re Giacomo nel giorno del 5 novembre. Tale maschera è anche l'unico volto di V, fascinoso protagonista di "V for Vendetta", romanzo grafico del maestro Alan Moore e di Dave Loyd. In una distopica Inghilterra postnucleare un regime fascista opprime il popolo, ormai rassegnato alla proporia condizione di sottomissione. Ma un uomo misterioso, col volto coperto dalla maschera in questione e avvolto in un mantello grigio come la nebbia di Londra, inizia una sua guerra contro il regime che gli ha tolto la libertà, l'arte, l'amore e la dignità, e infine anche l'identità nei campi di concentramento.
Alan Moore compone uno squisito affresco dove anarchia e grand guignol si mescolano sapientemente, spingendo a pensare, rivelando un re nudo, sferrando cazzotti nello stomaco all'amor proprio dei lettori.
Una grande opera, dei grandi autori e un personaggio affascinante oltre ogni limite.
Speriamo che l'imminente film non lo rovini...

martedì 6 settembre 2005

Potere all'immaginazione!

Uno dei personaggi a fumetti che, nell'età adultà, mi ha più affascinato è stato senz'altro quello di Lanterna Verde!
O meglio... delle Lanterne Verdi! Sì perchè le Lanterne Verdi sono tante, una per ogni settore dell'Universo, col compito di mantenere l'ordine, la giustizia e la pace. Degli sbirri galattici se vogliamo...
Comunque, la particolarità di questi sbirri è la loro arma, l'Anello.
L'anello delle Lanterne Verdi ha la capacità di emettere una particolare forma di luce solida, ad alta densità di energia, che viene forgiata dal suo detentore secondo la sua fantasia e volontà.
Fantasia e volontà!!!
Riuscite a pensare a qualcosa di più rivoluzionario?! Credo che si possa definire il più "sessantottino" dei superpoteri!
Questa caratteristica è stata negli ultmi anni messa in risalto da molti scrittori delle avventure del supereroe di verde vestito.
In particolar modo quando, alcuni anni fa, come ultimo detentore dell'anello, e per giunta dell'ultimo anello sopravissuto ad una strage subita dal corpo delle Lanterne ad opera di Hal Jordan (una ex-Lanterna Verde impazzita), fu Kyle Reiner di professione.... FUMETTISTA!!!
Ebbene sì, uno scapestrato disegnatore venne considerato come la creatura più idonea nell'universo per la sua immaginazione e i suoi ideali!
E allora sappiate, quando dite che i fumetti sono robetta per bambini, che uno degli autori di tale robetta potrebbe benissimo essere il prossimo guardiano dell'Universo!!! (ok non bevo più...)

Cinico blog atto secondo...

Ave, o esimi lettori!
Benvenuti sul secondo blog gestito dal vostro illustre Cinico.
Sì il secondo... il primo (ancora esistente) è ospitato dalla piattaforma Splinder, e contiene generalmente delle mie opinioni sul mondo che mi circonda. Nel suddetto blog, per correttezza, mi ero ripromesso di non fare mai pubblicità alla mia attività professionale, che è quella di scrittore e sceneggiatore di fumetti, e avevo così, nel muchio lasciato fuori, un sacco di cose che mi passano per la testa in relazione alla Nona Arte. Ho deciso che era tempo di recuperare il tempo perduto e, sulla scia di vari loschi figuri di mia conoscenza lavoranti nel mondo del fumetto che hanno recentemente aperto dei blog, ho deciso di aprire questo nuovo centro virtuale di delirio organizzato!
Spero sia di vostro gradimento... altrimenti pazienza! La rete è grande e potete anche fare a meno di visitare questo sito.
A presto!